Il programma chiedeva di trasformare una caserma per addestramento reclute (composta da 3 palazzine/dormitorio a forma di C, la mensa, la palazzina comando ed edifici accessori) in un campus universitario.
L’obiettivo del progetto é stato quello di trasformare, in termini di funzionalità e di caratteristiche spaziali e psicologiche, un complesso di edifici pensato per la rigida educazione militare in un complesso che fosse caratterizzato da:
-apertura reale e simbolica degli edifici verso l’esterno e verso il tessuto urbano ed il paesaggio: una scelta decisiva è stata la demolizione parziale degli edifici a C; questi divengono elementi a stecca, lasciando entrare il verde e aprendo al campus le corti interne.
-valorizzazione delle caratteristiche naturali del luogo in rapporto alla nuova funzione: attraverso ampie aperure vetrate protette da un brise-soleil che copre tutti gli edifici del campus, la ricchissima vegetazione esistente entra in quelli che erano edifici opachi e sordi trasformandoli in luoghi di attività e scambio.
Quelle che erano camerate chiuse sono ora spazi aperti e luminosi.
Sulle testate degli edifici, aperte e vetrate sul percorso centrale sono stati posti i nuovi ingressi e la circolazione verticale.
-importanza degli spazi aperti, progettati come elementi di connessione reale e simbolica tra gli edifici, attraverso la definizione di ampi deck in legno, giardini, spazi per lo sport, per gli spettacoli all’aperto o semplicemente per la quiete e lo studio.
Gli spazi pubblici sono un progetto complementare e di pari importanza rispetto agli edifici, in un luogo della formazione che vuole interagire con il mondo produttivo e culturale cittadino.