PCV

    Il Nuovo Palazzo del Cinema di Venezia
    • dati
      luogo
      Venezia Lido
      incarico
      progetto vincitore del concorso internazionale in due fasi
      data
      2005
      costi presunti
      73.300.000 euro
      programma
      3300 posti complessivi su 10 sale oltre a 2000mq per il Mercato del Cinema
      superfici
      superficie totale 18.500 mq
      volume totale 216.600 mc
    • persone
      ente banditore
      La Biennale di Venezia

      progettazione architettonica
      una2 con
      A. Femia, G. Peluffo, R. Ricciotti, S. Brandolini,
      Ori & Airenti, A+C, Emilio Caravatti, F+G

      progettazione strutturale
      MS ingegneria

      progettazione impiantistica
      Swiss Engineering Consulting srl
      MT ingegneria

      consulenti/consultants
      Benjamin Feldtkeller
      J&A consultants
    • foto
      una2
    Il tema del concorso presentava una strana schizofrenia:
    Da una parte si chiedeva visibilità ed espressività internazionale e dall’altra il rispetto della straordinaria ricchezza del sistema Venezia-Lido-Casinò e del giardino, il tutto con un programma funzionale imponente.
    Il progetto risolve la contraddizione sviluppando gran parte del programma sotto il livello del terreno: l’ unica emergenza fuori terra è la sala principale.
    Questo consente di realizzare una grande piazza su cui convergono il Casinò ed il nuovo edificio e di conservare quasi integralmente il giardino esistente.
    La piazza e il giardino sono due spazi pubblici che diventano due passerelle reali e virtuali di cerimonie, sfilate e riprese televisive; il primo offre vedute aperte e solari, il secondo vedute voyeuristiche e ombrose, quasi di rapina. Le tecniche di ripresa cinematografica e televisiva sono parti del progetto.
    La grande sala – ben 2400 posti – è il punto dove confluiscono i flussi rituali generati dal festival e da altre iniziative mediatiche che qui si svolgono.
    La sala è anche perno di una composizione urbana che integra piazza e mare, giardino e natura, Casinò e nuovo Palazzo del Cinema. La struttura longitudinale è lunga circa novanta metri, ben visibile, rivestita di un sistema composito di resina e materiali naturali color terra, e rende l’architettura senza scala ed enigmatica, come il luogo preciso in cui si trova.
    La vetrata è anche momento di riflessione sul tema del vetro: tema di sintesi tra Venezia, l’architettura moderna e la pellicola cinematografica. La sua superficie condivide alcune caratteristiche con l’ala di una libellula: la vetrata risponde ai carichi orizzontali del vento, l’ala alla pressione aerodinamica dell’aria. Così, la vetrata è un piccolo sogno tecnologico che fonde insieme l’eleganza organica dell’ala di libellula, il savoir faire dei maestri vetrai di Murano, e la nobiltà dell’Arte Povera.
    La maggior parte del programma richiesto è risolto in orizzontale sotto il livello del terreno.
    Una piazza coperta lunga circa trecento metri occupa il piano ipogeo della piazza metafisica con affaccio sul mare; è uno spazio libero con vedute profonde e pavimenti che salgono e scendono impercettibilmente a scandire zone e a raccordare gli edifici circostanti. Due profonde vasche ospitano gruppi di pini marittimi esistenti, splendidamente scolpiti dal vento: al loro interno si trovano dei bar; come dei pozzi, le vasche sono delle sorgenti di luce naturale.

    Una2 Architetti associati
    Vico delle Mele 6/3
    16123 Genova

    Partita IVA:
    01664190996

    Info:
    info@una2.net

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